Fabio Di Girolamo, avvocato milanese non ancora quarantenne, riceve una telefonata dal frate guardiano del convento dei Francescani Minori di Acireale che gli comunica di avere notizie di suo padre Matteo. L’uomo era misteriosamente scomparso senza lasciare tracce trent’anni prima. Se pur scettico, Fabio decide di recarsi all’incontro, durante il quale viene a sapere che il genitore è deceduto da poco e, soprattutto, che ha trascorso tutto quel periodo proprio nel convento. Ma nulla di più. Rientrato a Milano, decide di incontrare alcune persone che a suo tempo erano state in contatto, per vari motivi, con Matteo. Non trova notizie che lo aiutino a capire il motivo di quella sparizione, tuttavia si viene a comporre un’immagine del padre del tutto diversa da quella che Fabio aveva conservato da bambino. Decide a quel punto di tornare al convento, dove questa volta il frate guardiano, Beniamino, avrà ben altro da raccontare. Il “viaggio” che Fabio compie nella comprensione della figura paterna, è anche un viaggio di ascolto di se stesso. Alla fine, la smagliatura che si era prodotta trent’anni prima, verrà finalmente suturata.
COME INIZIA IL LIBRO
Alzandosi al mattino, Fabio Di Girolamo, giovane e già affermato avvocato, non avrebbe mai immaginato di ricevere di lì a poco una notizia che avrebbe destabilizzato la sua vita nel volgere di una settimana.
Uscito da casa, si sorprese per l’afa già opprimente e del tutto inusuale per un fine maggio. Comprò il solito quotidiano alla solita edicola, percorse a piedi il tragitto verso lo studio, salutò il portiere dello stabile ed entrò nel suo studio alle nove esatte. Come sempre da anni, salvo i giorni in cui si recava direttamente in tribunale. Sfogliò velocemente il giornale cerchiando con una penna il titolo degli articoli che poi avrebbe letto con calma durante la breve pausa che si concedeva all’ora di pranzo.
Tolse dalla borsa la memoria che aveva portato a casa per le ultime correzioni prima di consegnarla alla segretaria per la stesura finale. Si apprestava a rileggere alcuni appunti lasciati sulla scrivania la sera prima, quando arrivò la telefonata …
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